L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata
a gennaio 2015 delle Guide alle agevolazioni per le Ristrutturazioni
edilizie, per il Bonus Mobili e per il Risparmio energetico.
Per le ristrutturazioni edilizie, la detrazione fiscale del 50% è stata prorogata, dalla Legge di Stabilità 2015, fino
al dicembre 2015, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro
per unità immobiliare. Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
Un'importante novità introdotta riguarda la detrazione (Irpef e Ires) del 65%, maggiorata
rispetto a quella per ristrutturazione, per gli interventi su edifici
in zone sismiche ad alta pericolosità. Le spese dovranno essere
effettuate dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2015 per un ammontare massimo delle spese non superiore di 96.000 euro.
E’ prevista una detrazione Irpef anche per gli acquisti di immobili ristrutturati
per uso abitativo. In particolare, la detrazione si applica nel caso di
interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, eseguiti
da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da
cooperative edilizie che provvedono, entro 18 mesi
dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o
assegnazione dell’immobile. Questo termine è stato elevato da 6 a 18
mesi dalla legge di stabilità 2015.
Tra le principali regole e i vari adempimenti che negli ultimi anni hanno subito modifiche, la nuova guida segnala:
- l’abolizione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara;
- l’aumento della percentuale (dal 4 all’8%) della ritenuta d’acconto
sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare;
- l’eliminazione dell’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori;
- la facoltà riconosciuta al venditore, nel caso in cui l’unità
immobiliare sulla quale sono stati eseguiti i lavori sia ceduta prima
che sia trascorso l’intero periodo di godimento della detrazione, di
scegliere se continuare a usufruire delle detrazioni non ancora
utilizzate o trasferire il diritto all’acquirente (persona fisica)
dell’immobile;
- l’obbligo per tutti i contribuenti di ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali;
dal 2012 non è più prevista per i contribuenti di 75 e 80 anni la
possibilità di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote
annuali;
- l’estensione dell’agevolazione agli interventi necessari alla
ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di
eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Il Bonus Mobili prevede un bonus fiscale del 50% per
chi, contestualmente ad un intervento di ristrutturazione del proprio
immobile, acquista mobili e grandi elettrodomestici, di classe non
inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile
oggetto di ristrutturazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni;
mentre non è fondamentale che le spese di ristrutturazione siano
sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. Tuttavia è
essenziale che le spese per gli interventi di recupero edilizio
siano sostenute a partire dal 26 giugno 2012. L’acquisto dei mobili
invece dev'essere effettuato nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e
il 31 dicembre 2015.
La detrazione può essere richiesta in abbinamento a:
interventi di manutenzione ordinaria per le parti comuni, manutenzione
straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione
edilizia, interventi per il ripristino dopo eventi calamitosi e
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia
riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano
entro sei mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o
assegnazione dell’immobile.
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di
ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro,
riferito complessivamente alle spese sostenute per l’acquisto di mobili
e grandi elettrodomestici. Inoltre, la detrazione deve essere ripartita
tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Il pagamento può avvenire con bonifico bancario o postale, in cui vanno
indicati la stessa causale utilizzata per i bonifici relativi ai lavori
di ristrutturazione edilizia, il codice fiscale di chi esegue il
pagamento e la partita Iva del soggetto destinatario della somma. Ci si può inoltre servire di bancomat e carte di credito. Anche in questo caso la ritenuta d’acconto sarà pari all’8%.
Tra le novità la proroga, introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, della detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2015 per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
Inoltre la stessa legge ha introdotto l’estensione dell’agevolazione al 65% per altri interventi come:
1) l’acquisto e la posa in opera di schermature solari, nel limite di 60.000 euro;
2) l’acquisto di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite di 30.000 euro.
Dal 2016 l’agevolazione sarà invece sostituita con la
detrazione fiscale (del 36%) prevista per le spese relative alle
ristrutturazioni edilizie. Quando si effettua il pagamento con bonifico
bancario si applica l’art. 25 del Dl 78/2010, che prevede l’obbligo per
banche o Poste Spa di applicare una ritenuta dell’8% (fino al 31 dicembre 2014 era prevista dell’4%). Infine si ricorda l’eliminazione dell’obbligo di inviare la comunicazione all’Agenzia
delle Entrate per i lavori che proseguono per più periodi d’imposta,
novità introdotta del decreto sulle semplificazioni fiscali (dl 175/2014).
Fonte edilportale