Arredo salotto: come scegliere una poltrona o un divano comodi.


Prendo spunto da una consulenza che mi è capitata qualche giorno fa. Abbiamo appena finito di ristrutturare un’appartamento in provincia di Milano e i clienti, come ultima cosa, ci hanno chiesto dei consigli su come scegliere le poltrone al momento dell’acquisto.

In questi anni mi è capitato di notare che spesso ci si sofferma principalmente sull’aspetto estetico di una poltrona, senza considerare il fattore comodità.
Da qui potrebbe nascere una discussione lunghissima sul rapporto estetica/funzionalità nel design, ma preferisco rimandarvi a un articolo molto simpatico scritto da Bruno Munari pubblicato in origine su Domus 202/ottobre 1944 “Uno torna a casa stanco per aver lavorato tutto il giorno e trova una poltrona scomoda”



Tornando a noi, eccovi qualche rapida indicazione per guidarvi nella scelta di una poltrona o di un divano:

L’ergonomia.
  1. Quando si sta seduti in poltrona, i piedi devono poggiare bene sul pavimento e le ginocchia devono essere piegate ad angolo retto.
  2. Quando si poggiano gli avambracci sui braccioli, i polpastrelli devono toccare la punta del bracciolo.
  3. Il punto in cui si inclina lo schienale deve corrispondere con la linea delle spalle e la base della testa deve poggiare sullo schienale.
  4. La seduta deve essere adatta al fondoschiena.



Il rivestimento.

Quando si acquista un pezzo d’arredamento costoso come il divano, il metodo migliore per non farsi trarre in inganno dal rivestimento è quello di chiudere gli occhi e concentrarsi solo sul tatto.


Quanto alla scelta del rivestimento, ci sono talmente tante possibilità che è difficile stabilire a priori quale sia la migliore.

  1. Tenete conto delle esigenze pratiche: per esempio, se avete bambini piccoli, scegliete un tessuto robusto e lavabile come il cotone o il lino.
  2. La pelle dura anni e anni, ma richiede molte più cure (va trattata almeno u8na volta ogni tre mesi con un buon prodotto apposito)
  3. Il vinile. Al giorno d’oggi ci sono divani in questo rivestimento anche molto simpatici, però si macchiano facilmente con penne, pennarelli e inchiostro in genere. Provate a pulirli con un panno umido.
  4. Infine la pelle scamosciata. È gradevole al tatto e alla vista, però è un materiale delicato che non va bene per chi ha animali domestici. 




    Un’anziana proprietaria di un casale in campagna che abbiamo ristrutturato qualche anno fa, ci spiegò un metodo natuarale per pulire la pelle scamosciata: crusca e aceto bianco. Ecco come fare: mettete una tazza di crusca al naturale in un recipiente e ammorbiditela con qualche goccia di aceto, ma senza bagnarla; quindi riempite con il composto la punta di una calza di nylon, fateci un nodo e strofinate avanti e indietro sul divano come fosse una gomma da cancellare. In questo modo, riuscirete ad eliminare lo sporco, macchie e aloni. Infine passate l’aspirapolvere. Potete conservare la crusca in una busta a chiusura ermetica per la prossima volta. Grazie Amalia!